Le caratteristiche del provvedimento amministrativo implicito
Il Consiglio di Stato, nel rigettare una censura relativa all’adozione di un ordine di demolizione senza previo formale annullamento in autotutela del titolo edilizio precedente rilasciato, fa ricorso alla figura del provvedimento implicito.
Osserva la sentenza come, seppure in via restrittiva, debba ammettersi la sussistenza di un provvedimento implicito, quando l’Amministrazione pur non adottando formalmente un provvedimento, ne determina univocamente i contenuti sostanziali, o attraverso un comportamento conseguente, ovvero determinandosi in una direzione, anche con riferimento a fasi istruttorie coerentemente svolte, a cui non può essere ricondotto altro volere che quello equivalente al contenuto del provvedimento formale corrispondente (Cons. di Stato, Sez. IV, 7 febbraio 2011, n. 813). Si congiungono, infatti, i due elementi di una manifestazione chiara di volontà dell’organo competente e della possibilità di desumerne in modo non equivoco una specifica volontà provvedimentale nel senso che l’atto implicito deve essere l’unica conseguenza possibile della presunta manifestazione di volontà (C.G.A.S., 1 febbraio 2012, n. 118).
Cons. di Stato, Sez. VI, 27 novembre 2014, n. 5887