L’Unione europea ha adottato un quadro giuridico organico per l’autorizzazione di prodotti che consistono o che derivano da organismi geneticamente modificati (OGM). La procedura di autorizzazione riguarda l’uso degli OGM per alimenti e mangimi, nonché la trasformazione industriale, la coltivazione e l’uso di prodotti derivati per alimenti e mangimi. Il sistema con cui l’UE rilascia le autorizzazioni mira a evitare gli effetti nocivi degli OGM sulla salute umana e animale e sull’ambiente e a creare un mercato interno per questi prodotti.
Due testi legislativi, la direttiva 2001/18/CE sull’emissione deliberata nell’ambiente di organismi geneticamente modificati e il regolamento (CE) n. 1829/2003 relativo agli alimenti e ai mangimi geneticamente modificati , dispongono che gli OGM debbano essere autorizzati prima della loro immissione sul mercato. Inoltre, il regolamento (CE) n. 1830/20033 definisce regole di tranciabilità e di etichettatura degli OGM e di tranciabilità degli alimenti e dei mangimi prodotti con OGM.
Nel marzo del 2009, il Consiglio respinse le proposte della Commissione che avrebbero imposto di abrogare le rispettive misure di salvaguardia nazionali le quali, secondo l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA), mancavano della necessaria base scientifica prevista dalla legislazione UE. Affinché un sistema di autorizzazioni UE degli OGM, basato su prove scientifiche, potesse combinarsi con la libertà degli Stati membri di decidere se desiderano o no coltivare prodotti GM sul loro territorio, la Commissione ha adottato nel luglio 2010 la presente proposta legislativa. Essa fornisce una base giuridica all’interno del quadro normativo UE sugli OGM e permette agli Stati membri di limitare o vietare la coltivazione sul loro territorio, o su parte di esso, di OGM autorizzati a livello UE.
Il Parlamento europeo ha votato in seconda lettura un testo consolidato che contiene vari emendamenti al testo della posizione del Consiglio in prima lettura. Il testo costituisce l’esito di negoziati tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione. La Commissione, in data 25 febbraio 2015, ha accolto tutti gli emendamenti votati dal Parlamento europeo dando un impulso positivo al procedimento legislativo in corso.
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